Molte sono le date simbolo di questa città, a partire dal 1524, anno in cui Giovanni da Verrazzano entra nella baia di New York.
Nel 1609 Henry Hudson risalì il fiume che oggi porta il suo nome in cerca di un passaggio a Nord-Ovest. Nel 1625 gli olandesi fondano il primo insedimaento permanente dell’isola di Manhattan, una stazione commerciale.
L’anno successivo, nel 1626 Peter Minuti acquistò Manhattan dagli indigeni per $24 di ninnoli e ciondoli…
New Amsterdam
Il primo europeo ad abitare a Manhattan fu Adraien Block, un navigatore olandese. Fu costretto a passarci l’inverno del 1613 assieme al suo equipaggio, a causa di un incendio che aveva distrutto la sua nave.
Durante quel periodo, con l’aiuto degli Indiani, Block costruì un’altra nave e si rimise in viaggio verso l’Europa. La sua rotta lo portò prima ad attraversare l’insidioso stretto nell’East River, che battezzò Hellegat (“Porta dell’Inferno”), e poi a passare nel bacino che chiamò Long Island Sound e presso un’isola a cui diede il suo nome, Block Island.
Nello stesso ‘anno (1614) nacque New Netherland, una colonia le cui attività si svolgevano soprattutto sul fiume Hudson, vicino ad Albany. Nel 1625 alcune famiglie di questa colonia furono trasferite nell’isola di Manhattan. Isola che (come già detto) il loro capo, Peter Minuit, acquistò l’anno successivo dai pellerossa in cambio di bigiotteria, coperte e stoffe pari a un valore di circa 24 dollari. Il concetto di proprietà era estraneo ai nativi, per questo non avevano al più pallida idea di aver venduto i loro diritti sulla terra.
Immagino che molti di noi vorrebbero avere una macchina del tempo e andare a Manhattan nel 1626 con 48 dollari di ciarpame vario, ma va comunque considerato che all’epoca la cifra pagata era comunque alta per un’isola selvaggia, tranne che nella punta sud, dove la vita dei coloni era in ogni caso misera.