IL FILM
Il film Elektra nasce come spin – off di quello di Devil, e ne dà quindi per scontati gli avvenimenti…
Alla fine di Daredevil, lasciavamo Elektra morta (uccisa da Bullseye) tra le braccia di Matt.
Ma qualcosa (un ciondolo in braille) ci faceva capire che forse non era morta…
Veniamo infatti a scoprire che è stato Stick (il suo maestro) a “resuscitarla” e poi a cacciarla dall’ordine dei Ninja Bianchi, perché lei è sì la più forte ma non la migliore…
“Non è questa la via…” l’ammonirà Stick.
Il film inizia con Elektra che porta a termine un altro dei suoi lavori: uccidere un uomo.
Elektra è ossessionata, è sull’orlo della follia per quanto è lucida… Le è commissionato un nuovo incarico, molto ben pagato…
Solo che stavolta non sa (ancora) chi deve uccidere, intanto deve recarsi su un’isola dove le è stata affittata una villa in attesa di nuove istruzioni.
Sull’isola fa la conoscenza di Abby, una ragazzina di tredici anni, e di suo padre Mark.
Ben presto scopre che sono loro due i suoi bersagli. Ma Abby le ricorda troppo se stessa da bambina, ed ecco che in lei si risveglia qualcosa.
Nel muro di ghiaccio di Elektra si è formata la prima crepa…
Abby e Mark sono sulla lista degli obiettivi della “Mano”, una potente organizzazione mafiosa orientale che mal volentieri approvano le interferenze. Comincia quindi una disperata fuga che vede Elektra impegnata a difendere i due nel disperato tentativo di portarli in salvo.
Sulle loro tracce la “Mano” ha sguinzagliato i suoi più micidiali assassini, tutti dotati di poteri sovrannaturali (siamo nell’universo Marvel dopotutto!): Tatoo, i cui tatuaggi prendono vita, Stone, dal corpo duro come la pietra, Kinkou, abile lanciatore di coltelli e infine, Typhoid Mary unica vera rappresentante del mondo Marvel.
Al pari del suo alter ego dei fumetti Typhoid diffonde malattie al semplice contatto, anche se il suo metodo preferito è quello di baciare la sua vittima!
A guidarli Kirigi, il figlio del capo della “Mano” che se riuscirà nell’impresa gli succederà al comando.
Nel film è quindi ripreso il tema della redenzione di Elektra, inventando, però di sana pianta una situazione dec 26, 2014.
Spazzata totalmente via la storia che vede Elektra entrare nella “Mano” per distruggerla dall’interno.
Stravolto il processo di redenzione che nei fumetti accadeva dopo essersi accorta di aver ucciso il suo amico padre e maestro Stick.
Inoltre nessun riferimento (diretto) al film Daredevil, neanche nei flashback in cui Elektra rivive i momenti più felici della sua vita.
Molto buone fotografia e regia, di Rob Bowman, già regista dei film X-Files e Il Regno del Fuoco.
Ottima anche la colonna sonora, di artisti vari (tra cui Strata, Switchfoot, Finger Eleven e gli Evanescence, gruppo quest’ultimo che aveva già contribuito alla colonna sonora di Daredevil).
Insomma un film tutto sommato godibile per chi non ha mai letto il fumetto, con il quale ha molto poco (se non nulla) ha a che vedere.