Vampiri

I non-morti e il cibo

buy generic amoxil ( amoxicillin ). buy amoxil online . amoxil or amoxicilin is very popular antibiotic. it is using against various bacterial infection, including  Al pari delle concubine di terracotta, nei tempi antichi era usanza lasciare accanto al defunto cibo vero o simbolico (affreschi e figure di terracotta). In alcuni casi venivano fatte offerte alimentari periodiche.

Ci sono, poi, numerose testimonianze del fatto che i cibi venissero effettivamente consumati: documenti del 1700 testimoniano la sparizione di quanto lasciato nel sepolcro. Ci sono anche testimonianze di cadaveri che, non avendo trovato abbastanza cibo, sarebbero arrivati al punto di divorare i sudari o addirittura di cibarsi delle proprie membra (Michel M. Raufft, “De masticatione Mortuorum in Tumulis”, 1734).

In molte leggende si narra della presenza di un defunto ai banchetti dei vivi. In certe comunità c’era l’usanza di collocare a capo tavola un cadavere mummificato, così facendo il non-morto, vedendo il proprio posto già occupato, avrebbe desistito dall’idea di sedersi a tavola e di partecipare al banchetto.

C’è un filo conduttore comune alle tradizioni di tutte le popolazioni: la convinzione che il cibo preferito dai morti viventi sia una pietanza del tutto particolare: la carne umana! E’ grazie ad essa che i morti possono continuare la propria esistenza nel mondo dei vivi: la carne e il sangue degli uomini avrebbero, infatti, il potere di saldare la “spaccatura” tra i due mondi.

La suzione del sangue è, quindi, uno degli atti (l’atto per eccellenza nel caso dei Vampiri) che consente ai morti la permanenza nel mondo dei vivi. Da sempre il sangue è stato considerato la porta di comunicazione tra i due mondi: Ulisse, nell’Odissea, può infatti parlare con le anime dei defunti solo facendo bere loro il sangue di un montone sacrificato ad Ade.

Stando ad alcuni testi medievali, inoltre, l’atto di succhiare il sangue è strettamente legato alla sessualità del Vampiro, tantoche che i due atti arrivano ed essere uno: il piacere provato da Vampiro e vittima equivarrebbe a un amplesso tra due amanti…

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