LA SECONDA SERIE
Europa del Nord, Ilda di Polaris celebrante di Odino è in preghiera su una scogliera: “Ci è data questa vita per la sicurezza degli uomini, perché la pace regni nell’universo!
Di buon grado abbiamo accettato questa sorte, però, ti prego, non abbandonarci! Fa che Asgard ascolti di nuovo la tua voce, che reca conforto!”
Improvvisamente il mare ghiacciato viene spaccato da una grande energia, ma non è Odino che ha ascoltato la supplica di Ilda. La voce misteriosa afferma di essere superiore a Odino e tenta di convincere la celebrante a conquistare le calde e assolate terre di Atene. Essendo gli Asgardiani un popolo pacifico, Ilda si rifiuta di eseguire il volere della voce che viene dalle profondità del mare. “Da questo momento sarai mia schiava! Piegati a me!” grida la voce del dio proclamatosi superiore a Odino e un’ondata
d’acqua sommerge Ilda.
Al suo risveglio Ilda di Polaris non è più la graziosa e gentile donna di un tempo, essa indossa ora l’Anello del Nibelungo ed è costretta a eseguire i suoi voleri…
Invocando Polaris la sua stella Ilda libera dai ghiacci le 7 armature del nord corrispondente ognuna a una stella dell’orsa maggiore: una blu scura, raffigurante un drago a due teste(destinata a Orion), una rossa ed argento, raffigurante Slepnir, il cavallo ad otto zampe di Odino (destinata a Artax), una viola, con l’aspetto di un’enorme serpente (destinata a Thor), una blu circondata da teschi e cristalli di ametista (destinata a Megres), un’altra blu, raffigurante il lupo che uccise Odino (destinata a Luxor), una verde scuro, raffigurante una tigre dai denti a sciabola (destinata a Mizar), e una rossa con la forma di un’arpa (destinata a Mime).
Ad Atene risplende il sole, ma all’improvviso l’entrata della seconda casa si ghiaccia e il cavaliere del Toro, riesce appena a vedere Mizar correre verso di lui, atterrandolo!
Mizar si presentata quindi a Nuova Luxor innanzi a Lady Isabel, affermando che il suo compito è quello di uccidere Atena. I suoi artigli vengono fermati a pochi millimetri dalla gola della Dea dalla catena di Andromeda. Il cavaliere, con indosso una nuova armatura, appare alle loro spalle, rapidamente seguito da Pegasus e dagli altri, tutti con nuove armature.
Dopo una breve battaglia Atena prega il cavaliere d’Asgard di tornare da dove è venuto. Nel veder i cinque cavalieri tutti uniti, Mizar decide di tornare ad Asgard, affermando che, pur a conoscenza della loro forza, non li sapeva così risoluti. Egli continua dichiarando che per Asgard la vittoria sarà difficile, ma alla fine arriverà comunque.
Quella sera, a palazzo, Lady Isabel parlando ai cavalieri, afferma che è strano che Ilda, da sempre amante della pace, si sia comportata a quel modo. Cristal decide di andare in esplorazione ad Asgard per tentare di scoprire qualcosa, mentre Sirio si recherà dal suo maestro per avere informazioni. Atena annuisce, ma il suo volto appare preoccupato per la nuova minaccia proveniente dal Nord.
Ilda è posseduta dall’Anello del Nibelungo, per spezzarlo serve Balmunk, la spada di Odino, ottenibile solo con i sette zaffiri incastonati ognuno in una armatura del nord. Mentre Atena prega Odino al posto di Ilda perché i ghiacci non si sciolgano ed inondino la Terra, i cavalieri di bronzo partono verso il palazzo di Ilda. Hanno solo poche ore per sconfiggere i cavalieri del Nord, poi Atena morirà per il freddo glaciale…
Dopo una lunga e sofferta serie di scontri, i nostri eroi riusciranno a entrare in possesso dei sette zaffiri, a Pegasus verrà concesso addirittura l’onore di indossare l’armatura di Odino.
Ilda è stata infine liberata, ma Nettuno (colui che aveva dato ad Ilda l’anello maledetto) rapisce Atena. Un volta nel regno degli abissi Atena viene imprigionata nella colonna portante degli abissi).
Ricomincia quello che devo dire purtroppo diventerà il tormentone de “I Cavalieri dello Zodiaco”, ovvero salvare Atena entro un lasso di tempo stabilito o altrimenti morirà…. Infatti stavolta Nettuno flagella la Terra con piogge senza fine. Per poter abbattere la colonna in cui è racchiusa Atena bisogna prima però abbattere le colonne dei sette mari ognuna guardata da un Generale degli Abissi.
Il percorso di crescita dei 5 ragazzi (in particolare di 3 di essi) giunge con questa serie al termine. Pegasus, Cristal e Sirio riceveranno infatti in dono la possibilità di indossare rispettivamente le armature d’oro dei loro maestri spirituali (Sagitter, Acquarius e Libra).
Stavolta però hanno di fronte una divinità e come può un uomo anche solo pensare di sfidare una divinità?
CONSIDERAZIONI FINALI
Secondo me solo la corsa alle 12 case vale tutta la (prima) serie, anche se bisogna come già detto all’inizio non era molto chiara la connotazione mitologica, assunta a piene mani poi.
Il mito dei Cavalieri della Tavola Rotonda e dell’onore cavalleresco viene rivisitato in maniera molto forte e convincente. Sicuramente vincente la scelta (tutta italiana) di utilizzare un linguaggio aulico e non poche sono le citazioni letterarie (una su tutte: “Volsi così colà ove si puote ciò che si vuole”).
Sempre tutta italiana la scelta di “forzare” alcune traduzioni. Infatti in originale i Cavalieri erano i Saint, che in giapponese può voler dire sia “santo” che “guerriero sacro”, le armature erano in realtà i “cloth” (tenuta; abito talare). Molto lavoro è stato fatto per “occidentalizzare” il prodotto, anche se non sempre si capisce il senso di alcune “traduzioni”. E’ il caso di Poseidone (divinità greca) diventato Nettuno (divinità romana), mentre lo stesso non è accaduto per Atena (Minerva per gli antichi romani).
In realtà i Cavalieri ideati da Kurumuda non usano spade come armi, ma dei colpi speciali (spesso e volentieri di energia) intimamente legati all’armatura che ognuno di loro indossa. Così come Acquarius è il maestro delle energie fredde e i sui colpi sono La Polvere di Diamanti e L’Aurora del Nord, infuocate sono Le Ali della Fenice di Phoenix (nella mitologia la Fenice risorge dalle proprie ceneri), mentre le armi di Andromeda sono due catene: una difensiva e una offensiva (Andromeda nella mitologia venne infatti incatenata a uno scoglio).
Molto belli soprattutto i disegni dei personaggi e non poteva essere altrimenti visto che il character design è di Shingo Araki (famoso soprattutto per Lady Oscar), mentre la colonna sonora nel 1989 vinse addirittura il Colombia Gold CD Award
Tutti i 114 episodi (73 della I serie e 41 della II serie) sono usciti in 22 VHS per la Yamato Video, mentre i 4 OAV sono usciti per la dapprima per la defunta Granata Press e poi per Dynamic Italia che ne ha messo in vendita anche l’edizione in widescreen.
Il fumetto (da cui è nato tutto) è uscito una prima volta sempre per la Granata press e poi con traduzioni fedeli all’orignale per Planet Manga.
Di recentissima realizzazione la nuovissima serie in 13 OAV dedicata ad Hades, ma di questo ne parliamo in un altro articolo.
TITOLO: I Cavalieri Dello Zodiaco – (Saint Seiya)
REGIA: Kozo Morishita
PRODUZIONE: Toei Aimation
CHARACTER DESIGN: Shingo Araki, Michi Himeno
DIREZIONE ARTISTICA: Tadao Kubota
MUSICHE: Seiji Yokoyama
ANNO: 1986
COPYRIGHT: © 1986 Masami Kurumada/Shueisha, Toei Animation