Più o meno verso le 17:30 sono uscito dal cinema lasciandomi alle spalle il capitolo finale della trilogia di Matrix.
Cominciamo col dire che (come preannunciato) non è un terzo capitolo, ma il secondo tempo di Matrix Reloaded. La storia inizia esattamente dove l’avevamo lasciata, anzi un pelino più avanti, agganciandosi alla fine del videogame Enter the Matrix.
Ma veniamo direttamente alla domanda cruciale: sono rimasto soddisfatto? Si.
Deluso? Un po’…
Soddisfatto perché visivamente è un gradissimo spettacolo, come oramai i fratelli Wachowsky ci hanno abituato. Buona parte del film si svolge a Zion, la battaglia è veramente fenomenale, così come lo è la disperata corsa della Hammer dove Niobe da prova della sua abilità di pilota.
Un’unica scena con il Merovingio nel suo esclusivo club che strizza l’occhio al rave party di Zion visto in Reloaded. Questa è stata forse l’unica scena simile agli altri Matrix, con balletti/combattimenti ancora più esasperati e spettacolari (peccato non ci siano ancora i gemelli albini). Gli agenti invece sembrano essere totalmente spariti (probabilmente Smith li avrà assimilati tutti), così come sono del tutto assenti anche le corse mozzafiato tra macchine moto ecc. ecc.
Anzi, della Matrix/simulazione XX secolo c’è davvero poco. Stavolta la partita si gioca tutta tra Zion e il mondo di superficie…
Dicevo che ero rimasto un po’ deluso…
La delusione deriva dal fatto che ho trovato Revolutions troppo lineare rispetto a Reloaded. Dopo il discorso dell’Architetto mi sarei aspettato qualcosa di più “cervellotico”, invece la trama scivola via nella maniera più semplice di tutte quelle possibili.
La mia più grossa delusione riguarda le previsioni che avevo fatto nell’altro articolo, e cioè che Zeon fosse un altro livello di simulazione…
Beh, così non è, Zion è davvero il mondo reale e le macchine vivono in 01 (la città già vista in Animatrix) sulla superficie. Matrix è quello che ci hanno raccontato, una simulazione e basta!
Però Neo ha i superpoteri anche nel mondo reale…
Quindi Neo è (per forza di cose) un mutante.
Potrei parlare poi dell’infinità di riferiemnti biblici e del parallelismo Smith/Lucifero angelo caduto, ma per ora è tutto, le idee confusamente si rimescolano mentre solo ora sto svuotandomi da quella che è stata un’esperienza emozionante, giusto in tempo per ricominciare tra poco più di un’ora!